Crescita sostenibile e redditizia per un futuro climaticamente neutrale.
- I volumi di base di vendita sono cresciuti del 10,0%
- Le vendite del gruppo hanno totalizzato 15,9 miliardi di EUR(+48,5%)
- L’EBITDA è più che raddoppiato (>100%) arrivando a 3,1 miliardi di EUR
- Il free operating cash flow ès alito a 1,4 miliardi di EUR (>100%)
- Proposto il dividendo più alto della storia del gruppo: 3,40 EUR
- Neutralità da raggiungere entro il 2035 (obiettivo1e2)
- Previsione per il 2022: si stimano guadagni elevati
L’esercizio fiscale 2021 di Covestro è stato molto positivo. Il gruppo ha beneficiato di una solida domanda globale e di guadagni sostanziosi nel corso di tutto l’anno. I volumi di base di vendita sono aumentati del 10% rispetto all’anno precedente, soprattutto grazie ai volumi aggiuntivi provenienti dal comparto RFM (Resins & Functional Materials) acquistato da DSM. In particolare, la crescita dei prezzi di vendita sulla scia della domanda sostenuta ha provocato un aumento del 48,5% delle vendite del gruppo, che hanno toccato 15,9 miliardi di EUR (anno precedente: 10,7 miliardi di EUR). È il miglior risultato di sempre nella storia di Covestro.
L’EBITDA è più che raddoppiato rispetto all’anno precedente totalizzando
3,1 miliardi di EUR nell’esercizio fiscale 2021 (anno precedente: 1,5 miliardi di EUR), in prima linea per merito dei margini decisamente più elevati. Il reddito netto è più che triplicato rispetto all’anno precedente, toccando 1,6 miliardi di EUR (anno precedente: 459 milioni di EUR), mentre il free operating cash flow (FOCF) ha raggiunto 1,4 miliardi di EUR migliorando anch’esso rispetto al risultato dell’anno precedente, ovvero 530 milioni di EUR. Il rendimento sul capitale investito (ROCE) è salito al 19,5% (anno precedente: 7,0%).
“L’anno scorso abbiamo fatto altri progressi importanti verso la realizzazione di un’economia circolare. Gli ottimi risultati dell’esercizio fiscale 2021 sono un’ulteriore dimostrazione del fatto che la nostra strategia è quella giusta”, ha commentato il Dr. Markus Steilemann, CEO di Covestro. “Nel 2022 continuiamo a impegnarci concretamente per un futuro redditizio e allo stesso tempo rispettoso del clima. Del resto una cosa è chiara: senza i nostri prodotti sarà impossibile centrare l’obiettivo degli 1,5 gradi dell’Accordo di Parigi”.
Un ottimo punto di partenza: nuova strategia, ristrutturazione del gruppo e integrazione di RFM
Dopo aver presentato la nuova strategia “Sustainable Future” nel febbraio 2021, nel corso dell’esercizio fiscale Covestro ha completato tappe importanti per la sua integrazione. La strategia si basa su due pilastri: il ruolo centrale del cliente e la crescita sostenibile. Per centrare questi obiettivi, nel luglio 2021 il gruppo ha rivisto la sua organizzazione e ha deciso di concentrare maggiormente le proprie attività sulle richieste dei singoli mercati e sulle necessità della clientela. Il risultato è la divisione di Covestro in due segmenti oggetto di informativa: Performance Materials e Solutions & Specialties. L’integrazione del comparto RFM (Resins & Functional Materials) acquistato da DSM nel segmento Solutions & Specialties sta continuando con successo. L’azienda è già riuscita a creare effetti sinergici per 26 milioni di EUR, quasi il doppio della stima iniziale per il 2021. Covestro prevede di generare sinergie costanti per un totale di circa 120 milioni di EUR all’anno entro il 2025.
Record dei dividendi, con la distribuzione più elevata nella storia del gruppo
Considerati gli straordinari risultati dell’esercizio fiscale 2021, Covestro intende proporre un dividendo di 3,40 EUR per azione all’assemblea generale annuale in programma il 21 aprile 2022. Ciò corrisponde a un payout ratio del 41%.
Covestro ha ridefinito la sua policy sui dividendi durante l’ultimo esercizio fiscale. Essa prevede un payout ratio tra il 35% e il 55% del reddito netto per creare un legame più forte con la situazione generale del gruppo.
“Il 2021 è stato un anno estremamente positivo, contrassegnato da una domanda forte. Non da ultimo, ciò è confermato dal fatto che per lunghi periodi dell’anno i prodotti erano praticamente esauriti”, spiega il Dr. Thomas Toepfer, CFO di Covestro. “Nell’anno passato abbiamo creato le basi per un’ulteriore crescita sostenibile con la nostra nuova struttura di gruppo”.
Alla luce del positivo sviluppo del business, il Consiglio di Amministrazione di Covestro ha anche deliberato un programma di riacquisto di azioni per un volume totale di circa 500 milioni di euro nei prossimi due anni. Le azioni riacquistate saranno successivamente cancellate e il capitale sociale sarà ridotto di conseguenza. “Le grandi acquisizioni non sono l’obiettivo di Covestro in questo momento; crediamo invece che investire nelle nostre azioni sia il miglior investimento”, ha continuato il Dr. Thomas Toepfer. “Siamo convinti della nostra azienda e vogliamo creare ulteriore valore per i nostri azionisti”.
Neutralità climatica per Covestro: ecco glio biettivi
Covestro sta facendo progressi costanti per rendere circolare la produzione delle sue materie plastiche e si è prefissata obiettivi ambiziosi. Il gruppo intende raggiungere la neutralità climatica e toccare le zero* emissioni nette entro il 2035.
Per tagliare questi traguardi, nel 2021 Covestro ha già ridotto le emissioni specifiche di gas serra per tonnellata di prodotto realizzato del 54% rispetto al 2005, pertanto ha già raggiunto il suo obiettivo di sostenibilità inizialmente programmato per il 2025.
Ora l’azienda pianifica di tagliare le emissioni di gas serra nelle attività produttive (obiettivo 1) e nelle fonti energetiche esterne (obiettivo 2) del 60% toccando 2,2 milioni di tonnellate entro il 2030. Sul lungo periodo Covestro mira a usare esclusivamente fonti rinnovabili per i suoi processi produttivi, come l’energia eolica e solare, ma anche materie prime alternative, come la biomassa, i rifiuti, l’anidride carbonica o l’idrogeno. Inoltre, nel 2023 seguirà un obiettivo per la riduzione a lungo termine delle emissioni indirette di gas serra nei processi a monte e a valle della catena di valore (obiettivo 3).
Investimenti nel futuro circolare e nella crescita sostenibile
Covestro – autentico pioniere nel campo della circolarità e della neutralità climatica – ha ottenuto la certificazione per il mass balance ISCC PLUS per diverse strutture produttive. Agli stabilimenti già certificati di Anversa (Belgio), Shanghai (Cina) e Leverkusen, Dormagen e Krefeld-Uerdingen (Germania) si aggiungeranno presto altri siti.
Ad esempio, Covestro può offrire ai propri clienti il precursore per schiuma rigida MDI e il policarbonato a prestazioni elevate come “soluzioni drop-in”: ciò significa che sono basate su materie prime alternative in conformità all’approccio mass balance e presentano la stessa qualità delle controparti convenzionali. In questo modo l’azienda aiuta i clienti a ridurre con costanza la loro impronta carbonica in tutta la catena del valore.
Durante l’ultimo anno fiscale Covestro ha ottenuto altri successi, passando gradualmente all’energia verde per i suoi impianti di produzione. L’azienda collabora con fornitori che generano energia eolica e solare onshore e offshore: in questo modo può continuare a ridurre le sue emissioni di gas serra.
A tal fine, nel 2021 il gruppo ha firmato diversi accordi di acquisto di energia per gli stabilimenti in Belgio, Cina e Germania.
Le stime per il 2022: i guadagni rimangono elevati e il sistema di gestione si espande
All’inizio dell’esercizio fiscale 2022 Covestro sta aggiornando e ampliando il sistema di gestione esistente. L’indicatore di crescita del volume di base usato in precedenza verrà sostituito dall’EBITDA. Inoltre, il gruppo sta aggiungendo un componente di sostenibilità, misurato sulla base delle emissioni di gas serra dirette e indirette (obiettivo 1 e 2) nel 2022.
“L’adattamento del controlling è un’altra misura logica per tagliare il traguardo della circolarità”, ha spiegato il Dr. Markus Steilemann. “Per centrare l’ambizioso obiettivo della neutralità carbonica, in futuro creeremo un legame ancora più stretto tra redditività e sostenibilità e continueremo con decisione a crescere nel rispetto dell’ambiente”.
Covestro stima un EBITDA compreso tra 2,5 miliardi di EUR e 3,0 miliardi di EUR e un FOCF compreso tra 1,0 miliardi di EUR e 1,5 miliardi di EUR nell’esercizio fiscale 2022. Il gruppo prevede che il ROCE oscillerà tra il 12% e il 16%. Covestro stima che le emissioni di gas serra, misurate nell’equivalente di CO2, cresceranno attestandosi tra i 5,6 milioni e i 6,1 milioni di tonnellate (allafine del 2021 toccavano 5,2 milioni di tonnellate). L’aumento è dovuto principalmente a un mix di energia elettrica acquistata esternamente da Covestro a condizioni meno favorevoli e a un’espansione dei volumi di produzione. Per il primo trimestre del 2022, Covestro prevede che l’EBITDA si attesterà tra 750 milioni di EUR e 850 milioni di EUR.
Crescita in entrambi i segmenti nel 2021, avvio positivo con la nuova struttura
Nell’esercizio fiscale 2021 il segmento Performance Materials ha generato una crescita del volume di base dello 0,3% rispetto all’anno precedente.
Nonostante la domanda sostenuta a livello globale, il potenziale di crescita del segmento è stato frenato dalla limitata disponibilità dei prodotti dovuta, tra l’altro, agli arresti non programmati della produzione dovuti alle condizioni atmosferiche nel primo trimestre del 2021. Le vendite del segmento sono cresciute del 48,9% totalizzando 8,1 miliardi di EUR (anno precedente:
5,5 miliardi di EUR), in particolare grazie a prezzi di vendita medi superiori. I margini più elevati derivanti da una costellazione competitiva favorevole e la domanda forte si sono tradotti in un balzo dell’EBITDA a 2,6 miliardi di EUR rispetto al 2021 (anno precedente: 896 milioni di EUR).
Durante l’ultimo esercizio fiscale i volumi di base di vendita nel segmento Solutions & Specialties sono cresciuti del 26% rispetto all’anno precedente. In particolare, i volumi aggiuntivi del comparto RFM acquistato nel 2021 hanno contribuito al risultato con 16 punti percentuali. Inoltre, i volumi di base di vendita più elevati nell’industria automobilistica e dei trasporti, ma anche nel settore elettrico, elettronico e degli elettrodomestici, soprattutto nelle regioni EMLA e APAC, hanno avuto un effetto positivo sui volumi. Allo stesso tempo la disponibilità ridotta dei prodotti, ad esempio a causa delle impasse delle materie prime, ha avuto un impatto negativo sui volumi di base di vendita e ha limitato ulteriori opportunità di crescita organica. I prezzi di vendita superiori hanno spinto al rialzo le vendite del segmento del 49,3%, che hanno toccato 7,6 miliardi di EUR (anno precedente: 5,1 miliardi di EUR), mentre l’EBITDA è cresciuto leggermente dell’1,1% rispetto all’anno precedente e ha totalizzato 751 milioni di EUR (anno precedente: 743 milioni di EUR).
I prezzi sostenuti mettono le ali alle vendite nel quarto trimestre del 2021
I volumi di base di vendita nel quarto trimestre del 2021 sono saliti del 4,6% rispetto all’anno precedente. Le vendite del gruppo nel trimestre finale dell’anno sono aumentate del 44,3% attestandosi a 4,3 miliardi di EUR (anno precedente: 3,0 miliardi di EUR), in particolare sulla scia dei prezzi di vendita superiori dovuti al rialzo dei prezzi delle materie prime. L’EBITDA è aumentato del 4,1% rispetto all’anno precedente salendo a 663 milioni di EUR (anno precedente: 637 milioni di EUR). Il reddito netto nel quarto trimestre del 2021 è sceso del 3,2% toccando 302 milioni di EUR (anno precedente: 312 milioni di EUR), mentre il FOCF è diminuito del 9,6% e ha totalizzato 356 milioni di EUR (anno precedente: 394 milioni di EUR).